Il Palazzo Aymerich costruito in perfetto stile neoclassico, si sviluppa su tre livelli scanditi da numerose finestre ed eleganti balconcini. Cortili interni e logge movimentano la planimetria. Le ampie stanze sono abbellite da preziose “papiers peintre” di provenienza francese. Al suo interno è una piccola cappella gentilizia, di pianta ottagonale, anch’essa di stile neoclassico.
Fu progettato nel 1846 da Gaetano Cima (1805 – 1876), su un edificio preesistente di periodo cinquecentesco; le sobrie proporzioni architettoniche esterne si riflettevano anche nell’interno che, però nel tempo subì delle trasformazioni derivate dall’uso di quella che, per quanto vasta ed imponente, fu un’abitazione di famiglia. Il complesso venne commissionato dai marchesi Aymerich all’architetto cagliaritano, dopo che questi progettò la villa Santa Maria a Pula, residenza aristocratica per il console di marina Randaccio.
L’architetto, esponente isolano della corrente puristica neoclassica, curò anche i progetti della chiesa parrocchiale di Guasila (1838), dell’ospedale civile di Cagliari (1842), della chiesa di San Francesco ad Oristano (1841), della facciata di San Giacomo a Cagliari e nel 1854 studiò il piano di sistemazione urbanistica della citta di Cagliari.