Scandagliare l'enigma che avvolge l'origine e lo sviluppo del Megalitismo, ossia penetrare gli indefiniti e aspri tratturi che sono l'essenza della più grande civiltà preistorica e protostorica europea, è sempre una grande emozione. Costruire, innalzare, levigare sapientemente la dura roccia al fine di creare segni di dimensioni straordinarie e ad essi affidare la cura del sacro, dello spirito, della fisica e della metafisica, è stato all'origine della crescita culturale di un intero continente che ha determinato le sorti del mondo per millenni.
Il Megalitismo è un fenomeno complesso che si estende sopra l'arco di molti millenni coprendo un vastissimo territorio che dalle sponde atlantiche dell'Europa, Spagna, Portogallo, Bretagna, raggiunge non solo l'Italia e la Sardegna ma anche l'interno di vasti territori sahariani. Appare con sorprendente rapidità in tutta l'Europa atlantica una umanità che conosce l'agricoltura, la ceramica, la pulitura della pietra e l'architettura, che sa smuovere grandi blocchi e prende il nome proprio da tale tecnica di costruzione… (Muller, 1961). Il Megalitismo, quindi, come società alle sue origini tipicamente Neolitica che pare sorgere dal nulla, se non dal fondo dell'Oceano.
È l'alba del VI millennio! E in Europa vengono innalzati migliaia di Menhir che in bretone significa pietra lunga, "perdas fittas" in sardo!
Per dare una risposta al quesito bisogna seguire due piste: la prima è quella dell'archeoastronomia che manifesta l'evidenza di una costante attenzione alle traiettorie celesti del Sole, e in particolare al Sole del solstizio invernale, che riporta inequivocabilmente a un culto solare.
La seconda è il patrimonio della civiltà celtica depositaria della tradizione megalitica, ultima espressione del culto delle grandi pietre attraverso i Druidi, i loro sacerdoti.
È Cesare, nel De Bello Gallico a commentare che i Druidi …sostengono lunghe dispute sulle stelle e sui loro moti, sulla grandezza dell'Universo e della Terra, sull'ordine della natura... mentre Pomponio Mela aggiunge che i Druidi possedevano la conoscenza dei cieli e degli astri, e Diodoro Siculo nel I secolo a.C. dice che i celti onorano il Dio Sole più di ogni altra divinità. A questo Dio è dedicato un sacro recinto e un magnifico tempio circolare... Stonehenge? Quindi i Menhir riportano esclusivamente ad un culto solare?
La maggiore concentrazione di menhir in agro di Laconi è individuata in località Perda Iddocca, una valle situata ad ovest del moderno abitato, tra i colli di Conca Zerfalíus e di Nicola Cannas. In quest'area, per molti anni adibita a coltivazioni, durante i lavori di aratura, furono rinvenuti 8 monoliti, 5 dei quali si trovano ancora oggi sul terreno; questi menhir, tutti realizzati con un unico blocco di trachite locale, hanno un'altezza media di 180 cm e presentano una faccia piana e l'altra convessa.
Nel gruppo di Perda Iddocca sono compresi il tipo più antico, definito ''protoantropomorfo'' perché privo di dettagli anatomici, quello ''antropomorfo'', caratterizzato dalla rappresentazione in bassorilievo di naso e sopracciglia, infine il tipo più recente, quello delle statue-menhir maschili o femminili: le prime caratterizzate dalla rappresentazione di una figura umana capovolta e di un doppio pugnale, le seconde contraddistinte dalla presenza dei seni. Poche centinaia di metri ad ovest di Perda Iddocca, rovesciate a fior di suolo, furono rinvenute 6 statue-menhir, quelle di Pranu Maore; più ad Est, in località Corte Noa, un gruppo di altri 7 menhir in allineamento.
La datazione che si propone per questi monoliti va dal Neolitico recente (IV millennio a.C.) per i tipi più semplici fino all'Età del Rame (III millennio a.C.) per le statue-menhir.