Il territorio di Laconi vanta numerose oasi di verde e specie endemiche tra cui la Cymbalaria muelleri, dalle foglie trilobe e fiori azzurri, e la Campanula forsythii, dai fiori violacei. Qui è stato censito il più elevato numero di orchidee per la Sardegna, alcune delle quali, come l'Ophrys laconensis e Orchis sarcidano, derivano il nome proprio da questi luoghi.
È da inserire nel novero delle specie rare la Pyracantha coccinea che, con i suoi fiori bianchi e i frutti rosso arancio, cresce solo in questa parte dell'Isola.
Infine, nel giardino degli Aymerich, si possono ammirare specie botaniche tipiche di terre lontane come il cedro del Libano, il faggio pendulo (Fagus silvatica pendula), la Colletia cruciata e la Magnolia grandiflora.
I tartufi
I boschi di Laconi, in particolare quelli prossimi a Santa Sofia, sono una delle zone della Sardegna dove si raccoglie il maggior numero di tartufi: in media trentacinque quintali all'anno.
La specie più diffusa è lo scorzone o tartufo nero estivo (Tuber aestivum). Matura tra giugno e settembre sotto querce, faggi, pioppi, noccioli e pini; si riconosce per la scorza nera caratterizzata da grandi verruche e un odore gradevole e delicato. Sono presenti anche altre varietà come il bianchetto o marzuolo (Tuber borchii) che cresce da gennaio ad aprile e somiglia molto al pregiato tartufo bianco, ma se ne differenzia per la polpa di colore rosso-bruno scuro; il nero di Norcia (Tuber melanosporum) che matura alla fine di ottobre, di colore nero-violaceo e con una polpa molto scura; infine il tartufo nero d'inverno (Tuber brumale) che viene raccolto tra gennaio e marzo.
Numerose specie di funghi spontanei arricchiscono il patrimonio micologico di Laconi, che si configura non solo come un elemento di attrazione turistica ma anche fattore di crescita economica.
Le orchidee
La ricchezza di orchidee spontanee nel territorio del Sarcidano e di Laconi, in particolare, è nota ai botanici e agli studiosi di tutta Europa. Laconi pur rappresentando meno dell'uno per cento della superficie dell'intero territorio regionale, ospita quasi il 90% della specie orchidologiche dell’isola.
Qui sono state individuate e descritte diverse nuove specie, varietà e ibridi tra cui: Ophrys ortuabis M.P.Grasso & Lucia Manca, Anacamptis x sarcidani Scrugli et Grasso, Ophrys x laconensis Scrugli et Grasso e le rarissime: Listera ovata (L.) R.Br., Epipactis palustris (L.) Crantz, Platanthera algeriensis Battandier et trabut, etc.
Le orchidee sono protette dalla convenzione C.I.T.E.S. di Washington: (Convention on International Trade of Endangered Species), il Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale della Sardegna è tenuto alla loro salvaguardia e protezione. Estirparle dall’habitat naturale costituisce reato ed è perseguibile a norma di legge. Asportarle con il bulbo non ne garantisce la sopravvivenza.
Fotografarle, invece, consentirà di mantenere l’ambiente integro e portare a casa meravigliosi ricordi.